Di e conĀ Teresa Bruno
Regia André Casaca
Consulenza drammaturgica Aurélia Dedieu
Sguardo esternoĀ Stefano MarzuoliĀ eĀ Nina LanzI
Disegno luciĀ Luca Carbone
TecnicoĀ Nicolas Baggi
CostumiĀ Federica NovelliĀ eĀ Vanna Vezzosi
GraficaĀ Santiago Baculima
ProduzioneĀ Teatro Cāart Comic EducationĀ
In scena una donna. Clown. Sola. O forse no. Rosa.
Può una donna provocare, sedurre, comandare, far ridere una platea, istruire chi ha di fronte, liberarsi dagli impacci e dagli impicci, giocare ad essere altro da sĆ©, appropriarsi anche di unāenergia maschile e in questo gioco continuare a divertirsi pur mantenendo una puntuale attenzione al pubblico che ha di fronte? Può una donna semplicemente togliersi di dosso alcuni panni (imposti poi chissĆ da chi!) e vestirne altri? Diventare clown per dare voce al desiderio recondito di essere bambina, arrampicarsi, dominare e domare strani animali della sua fantasia, poi tirare fuori tutta la sua autentica femminilitĆ e sbocciare, lasciando quasi sgomento il pubblico mentre si esibisce mostrando le sue doti canore e la potenza dei passi del Flamenco. āRosaā ĆØ questo e altro, uno spettacolo provocatorio che si muove sul sottile ma ben solido filo della comicitĆ . Una semplice e surreale scenografia e pochi oggetti di scena, che diventano a tratti complici a tratti nemici di Rosa, oggetti stravolti nella loro ordinarietĆ quotidiana dallo sguardo del clown.
Lo stesso sguardo che trasporta lo spettatore di ogni etĆ in mondi nuovi, rapito dal corpo di una donna che avanza, inesorabile, esibendosi nelle sue strampalate ma coinvolgenti evoluzioni spericolate.
Una serie di gag comiche, da cui emerge il lato buffo e allo stesso tempo delicato dellāessere umano. Uno show dove il ritmo ĆØ il tappeto sopra il quale scorrono i desideri della protagonista, intriso di un linguaggio non verbale, un grammelot, che parla a tutti. Rosa gioca con il suo corpo a 360° gradi, alterna scivolate e cadute clownesche a spruzzi e a urli di voce in varie lingue, passi di flamenco imbizzarriti a equilibri precari, e poi improvvisazioni e poesia, il tutto allāombra di un attaccapanni gigante, a cui sono appese le strampalate idee di una donna.
āā¦Rosa arriva in punta di piedi per poi finire e andare via lasciando un vuoto enorme e
la voglia che il gioco non finisca mai!ā