DON CHISCIOTTE

Domenica 15 gennaio ore 11

 

Ispirato al Romanzo “Don Chisciotte della Mancha “ di Cervantes
Compagnia: Quelli che cercano un nome

Regia: Tiziana Scrocca

Un gruppo di tecnici, sarte, signore delle pulizie, sistemano un teatro che è stato appena chiuso. Tra gli oggetti di scena trovano strane armature, buffi cappelli e un libro: “Don Chisciotte della Mancha” di Cervantes. E’ il romanzo che ha ispirato l’ultimo spettacolo rappresentato e che ha appena terminato le sue repliche per poco pubblico. Quella sera stessa, per gioco, questi “tecnici ” decidono di giocare a fare gli attori e di metterlo in scena, per far riviver quel Don Chisciotte che aveva decretato la chiusura del loro teatro. La storia è sempre quella…. Don Chisciotte, ovvero Alonso Quijano, nobile hidalgo
della Mancia è appassionato a tal punto di libri di cavalleria da intravedere solo in essi i valori e il senso autentico della vita. Persa quindi la nozione della realtà a causa della lettura di questi testi, decide di trasformarsi anche lui in cavaliere «errante» e di lasciare tutto e tutti e andare alla ricerca di avventure eroiche, accompagnato dal suo scudiere, Sancho Panza, un contadino sempliciotto e
ingenuo. Ma mentre Don Chisciotte e Sancho sono persi nelle loro avventure rocambolesche e sfortunate, coloro che sono stati lasciati, come le donne (Tereza Panza, la nipote di Don Chisciotte e la governante) o come gli amici (il parroco e il barbiere) si uniscono e costruiscono inganni e finzioni per riportare Don Chisciotte e Sancho a casa.
L’unico modo per portare Don Chisciotte a casa è entrare nella sua follia, così questi personaggi collaterali, entrano nel suo immaginario, giocano il ruolo di principesse, di maghi incantatori e divengono protagonisti di storie cavalleresche. La fama della follia di Don Chisciotte viaggia per tutta la Spagna, tanto che viene invitato, col suo scudiero Sancho Panza, nelle corti dei nobili, i quali per divertirsi e
ridere alle loro spalle, inscenano avventure fantastiche e viaggi lunari, come in un teatro. Le avventure quindi perdono il loro connotato buffonesco, in cui i due protagonisti prendono sempre e solo botte e hanno incidenti maldestri e diventa un continuo gioco meta-teatrale, di teatro nel teatro, di gioco tra finzione e apparenza, illusione e verità.

Anche lo spettacolo, preso dall’impeto fantastico donchisciottesco, gioca con diversi linguaggi: teatro di ombre, di figura, di narrazione …. Perché è l’immaginazione che prende corpo e lo spettatore viene coinvolto in un gioco di immaginazione e clownesco. Ma alla fine Don Chiscotte si accorge della derisione, delle beffa che lo circonda così si ammala di malinconia e muore…
Qui però la nostra storia si tira indietro, gli attori si ribellano e decidono che non può morire perché Don Chisciotte è chi sogna, chi crede nella fantasie, chi immagina, chi continua a lottare; con la messa in scena hanno scoperto che ognuno di noi ha, dentro di sé, un pezzo di don Chisciotte, bisogna solo dargli spazio e lasciare che il cavallo della fantasia ci guidi senza paura.

Data

Gen 15 2023
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