
Quattro passi all'inferno
19-20-21 settembre
da H. Pinter P. Neruda C. Churchill M. Carlotto N. Targhetta G. Rodari
La Storia, come il Tempo, è circolare…gli “inciampi” ed i meccanismi che portano alle cadute sono più o meno sempre gli stessi. Forse perché nella sua essenza l’essere umano è sempre quello?
Secondo una corrente Buddista, in ogni essere umano ci sono 10 mondi in cui si barcamena: il più basso è l’inferno, il più alto la buddità, sta a lui, in ogni istante la scelta. Del resto Satàn vuol dire “l’avversario” ovvero il pubblico ministero interiore…ed è dalle sue provocazioni che si può partire per la salita o sprofondare.
In questo lavoro finale dell’Accademia, ho scelto di narrare, attraverso una serie di autori, come nasce si afferma e si abbatte una dittatura, come i demòni dell’avidità, andando a braccetto con ignoranza e paura, prendono possesso di una società trascinandola a fare…quattro passi all’inferno.
Ogni autore ha posto i giovani attori difronte ad una chiave di lettura differente del tema, obbligandoli a cambiare spesso registro, per riuscire a restituire gli sguardi ed i linguaggi differenti di questi drammaturghi.
Si passa dal ghiaccio bollente dei personaggi pinteriani in testi come “Il bicchiere della Staffa” ed “Il Nuovo Ordine del Mondo”, all’ironia poetica di Neruda, dal realissimo surreale di “Faraway” di Carill Churchill alla testimonianza resa da Massimo Carlotto di Hebe de Bonafini, una delle fondatrici del movimento delle madri del Plaza de Majo. E’ stata una cavalcata intensa, che ha portato tutti ad esplorare personaggi le cui dinamiche possiamo ahimè riconoscere attive tutt’oggi più che mai. E provare raccontarle per noi è stata una sfida che ci ha fatto crescere.
Convinte/e che l’inferno solo se lo conosci lo eviti auguriamo al pubblico…
Buona visione.
Marinella Anaclerio
