Regia: Paolo Alessandri
Costumi e scenografia: Monica Raponi
English Coach: Danilo Butcovich
Vocal Coach: Valeria Fiore
Fotografie: Marco Bellucci

Un audace esperimento sociale, un evento trasmesso in mondovisione mai visto prima d’ora: in un futuro non troppo lontano, sei persone comuni vengono rapite e gettate nella spietata arena di un Reality-Talent: THE PANIC SONG SHOW. Spiati giorno e notte dalle telecamere, i 6 involontari concorrenti di questo rivoluzionario format tv devono dimostrare al pubblico di saper resistere alle violenze gratuite (sia fisiche che psicologiche) dei loro carnefici televisivi.

Ma nonostante THE PANIC SONG SHOW sia un atto di pura avanguardia culturale, le cose non vanno come previsto: l’indignazione del pubblico cresce con determinazione, e il programma affronta un drastico calo degli ascolti… fino a quando gli autori decidono di agitare ulteriormente le acque introducendo il ‘televoto’ e modificando il concetto di ‘vincitore’. ‘Vincitore’ del format sarà chi riuscirà a sopravvivere, e gli spettatori da casa dovranno scegliere, giorno per giorno, chi salvare. Di conseguenza, i concorrenti ritenuti non degli di essere salvati, saranno condannati a morte ed uccisi in diretta tv.

Li ripercussioni di questi inumani cambiamenti sono catastrofiche: la rabbia della gente si riversa nelle strade, vengono inviate petizioni all’ONU per chiedere di interromper il format ma – e questo è ciò che conta – la possibilità di poter scegliere chi salvare dalla morte, grazie al televoto, ottiene i risultati sperati: gli ascolti salgono alle stelle.

Un chiaro, puro, cristallino TRIONFO.